Ma niente illusioni, si tratta del Ministro Passera alloggiato in una cella di un convento di Assisi.
La geniale e imperdibile Rassegna Stampa di Dagospia.
1- “PASSERA AD ASSISI SI ADEGUA ALLO STILE E TRASCORRE LA NOTTE IN UNA PICCOLA CELLA” (“LA STAMPA”). SÌ, UN MINISTRO BANCHIERE IN CELLA. MA NON FATEVI ILLUSIONI - 2- CONTINUA LA MERAVIGLIOSA ESIBIZIONE DI PURA TECNICA DEL TECNICO ALLO STATO PURO, ELSA PIPPERO: “ESODATI: CI VUOLE PAZIENZA LAVORIAMO ALLA QUANTIFICAZIONE” - 3- AVANTI CON LA “GRANDE RIFORMA DELLA GIUSTIZIA”, CHE IN ITALIA EQUIVALE SEMPRE AD AFFIDARE A UNA BANDA DI BORSEGGIATORI IL CONTROLLO DEI BIGLIETTI SULL’AUTOBUS - 4- E ADESSO SI CAPISCE ANCHE UNO DEI GRANDI MISTERI DELLA REPUBBLICA. OVVERO, PERCHÉ UNO COME MANCINO CE LO SIAMO TENUTI PER MEZZO SECOLO, ADDIRITTURA DANDOGLI LA POLTRONA DI VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA. NON PERCHÉ CUSTODISSE SEGRETI E DOSSIER NEI CASSETTI. NO, PERCHÉ LUI È PROPRIO TECNICAMENTE PORTATO A DARE CONSIGLI SUPERIORI ALLA MAGISTRATURA -

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS
Euro,
lasciate ogni speranza o voi che entrate. Sull'altare della moneta
unica, via al pensiero unico Fmi-Ue-Bce. Ricette calate dall'alto.
Sempre le stesse, dai tempi di Domingo Cavallo e della crisi argentina,
ma spacciate come "riforme". Governanti scelti da fuori. Tassi di
astensionismo in crescita verso il 40%.
Capitali che lasciano i paesi in difficoltà, proprio mentre aumenta
la pressione fiscale, e si mettono al riparo nel mattone estero di lusso
e nella banche delle nazioni più ricche. E per rincoglionire la gente,
tutti in tournèe continua tra un G-Qualcosa, un "Vertice" e un "Summit".
A fingere di governare i famosi mercati. Che però sono insaziabili,
come si vede anche adesso che in Grecia hanno votato come volevano
Lorsignori.

Continuano
però le grandi avventure di Super Mario il Mediatore: "Monti avverte
gli alleati: la crisi non è nata in Europa. Nella notte colloqui del
premier italiano con Obama e Merkel. "Il voto greco non convince i
mercati, serve un euro più credibile" (Messaggero, p. 3).
Ma oggi,
un tappetino di (santa) bava tocca anche all'AirOne Passera: "I
francescani a Passera: ‘L'uomo vincerà la crisi'. Il ministro ad Assisi
si adegua allo stile e trascorre la notte in una piccola cella" (Stampa,
p. 9). Sì, un banchiere in cella. Ma non fatevi illusioni.
Notizie
incredibili dal paese del Rigor Montis: "Risparmia solo una famiglia su
tre. Rapporto Einaudi-Intesa: oltre il 46% comincia a intaccare riserve
e patrimonio" (Corriere delle banche, p. 6). "L'Italia ha smesso di
risparmiare", si disperano sulla Stampa di Torino (p. 27). Insomma, si
preoccupano per noi. La verità è che la minor propensione al risparmio
degli italiani per le banche è un grande problema, ma non lo si può
dire. Senza i vostri soldi, come fanno a finanziare i Ligrestos di oggi e
di domani? O a giocare sui derivati in giro per il mondo?
4- TECNICAMENTE PIPPERO...
Continua la
meravigliosa esibizione di pura tecnica del tecnico allo stato puro,
Elsa Pippero. "Lavoro e esodati, PD diviso. Fornero: ci vuole pazienza.
Il ministro oggi in Senato: lavoriamo alla quantificazione" (Messaggero,
p. 8).

Intanto il governo
della destra perbene riciccia i progetti del governo della destra
sporcacciona: "Statali, due anni di mobilità per gli over 60. Il governo
rispolvera la riforma Brunetta" (Repubblica, p. 8). Ma soprattutto,
avanti con la "Grande Riforma della Giustizia", che non si sa bene
perché ma in Italia equivale sempre ad affidare a una banda di
borseggiatori il controllo dei biglietti sull'autobus. Sarà perché al
governo si alternano ora gli indagati, ora i loro avvocati, ma la storia
non cambia. "Bossi e Penati, Ruby e calcio scandalo. Le verità sepolte
dalla legge-bavaglio. Segreta anche l'intercettazione sulla risata per
il terremoto" (Repubblica, p. 11).
Sempre grazie alle
intercettazioni che si vorrebbero seppellire con un nuovo bavaglio
"tecnico", si scoprono sempre nuovi particolari sui vertici di
maggioranza Stato-Mafia dei primi anni Novanta. "E D'Ambrosio disse:
parlo io con Grasso. Così il consigliere del Colle rassicurò Mancino:
"Intervenire sul collegio è una cosa delicata, più facile contattare i
pm. O il procuratore antimafia" (Repubblica, p. 14). "La trattativa e i
timori di Mancino. ‘Ora fate intervenire Grasso'. Il consigliere
giuridico del Colle: delicato agire sui magistrati. ‘Sono tormentato,
voglio parlare al capo dell'antimafia senza che nessuno sappia niente". E
l'ex pg della Cassazione, Vitaliano Esposito, garantiva al telefono a
Mancino: "Comunque io sono chiaramente a sua disposizione" (Corriere,
p. 23).

Poi Mancino vicepresidente del Csm di cui Esposito e' membro e
Napolitano presidente con D'Ambrosio consigliere. Poi, naturalmente, a
ogni anniversario, tutti a Capaci e in Via D'Amelio a chiedere "tutta la
verita'". Forse e' il caso che si dimetta qualcuno, per aiutarci a
credere che tutto sia avvenuto alle spalle di Napolitano. A questo siamo
ridotti: a sperare nell'"a sua insaputa".

Bertone attack! "C'è chi
vuole dividere il Papa dai cardinali" (Repubblica, p. 15). No, c'è chi
vuole dividere il papa dagli ALTRI cardinali. Bertone, appunto.
8- SALVARE I LIGRESTOS...
"Ghizzoni: ‘Avanti con
Unipol contro i Ligresti'. Sul tavolo del cda Fonsai l'azione di
responsabilità per evitare il commissario Isvap" (Repubblica, p. 23).
"Fonsai alle strette dopo l'Isvap. E' resa dei conti con i Ligresti.
Oggi il cda. Si valuta anche l'azione di responsabilità" (Stampa, p.
30). "Fonsai, cda pronto a fare il processo ai Ligresti. Oggi la
riunione del board, possibile un'azione di responsabilità. A breve il
verdetto dell'Isvap: l'ombra del commissario" (Giornale, p. 18).
"Arrivano i nostri, arriva l'Isvap!" Sul Cetriolo Quotidiano,
Vittorio Malagutti prende per i fondelli i temibili controllori delle
assicurazioni e ricorda: "Gli ispettori sono entrati in Fonsai
nell'ottobre del 2010. Poi, un anno dopo, c'e' voluta la denuncia di un
grande investitore come il fondo Amber per muovere le acque. E adesso e'
arrivato l'ultimatum. Sono passati quasi due anni. E un paio di
miliardi di perdite nei bilanci del gruppo, che rischia il crac"
(Cetriolo Quotidiano, p. 6)

9- FREE MARCHETT...
"La moda agli Uffizi. Tra
Michelangelo e i Masai sfila l'artigiano del lusso. Stefano Ricci per la
prima volta nel tempio dell'arte con il suo total look ‘fatto a mano'. E
manda in passerella otto guerrieri mai usciti prima dalla Tanzania".
Dopo il finesettimana bolognese con la Repubblica delle Idee, si torna
finalmente alla consueta Repubblica delle Marchette. Segnalati anche
abiti "interamente fatti a mano, i diamanti veri nei gemelli e nelle
fibbie delle cinture, morbidi giubbotti e gilet in coccodrillo" (p. 51).
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