mercoledì 28 settembre 2011

Le mutandine birichine di Emma Marcegaglia

Il perizoma di Emma Marcegaglia da Affaritaliani.it
La lotta politica nella nostra epoca si fa anche e ormai forse soprattutto a colpi di scandali sessuali o ridicolizzando il corpo, i comportamenti e le preferenze erotiche dell'avversario che si vuole combattere. In Italia e non solo. Basti pensare, in passato, ai casi di Bill Clinton e Monica Lewinsky o di Gary Hart e Donna Rice e, in tempi più recenti, a Dominique Strauss-Kahn fatto fuori dalla corsa per l'Eliseo a causa di una discutibile accusa di stupro, dalla quale è stato poi assolto, o di quei politici americani colti in castagna e costretti a dimettersi per la presenza su chat gay o per l'invio di foto porno con il telefonino.

Nel nostro Paese, il crollo di popolarità di Berlusconi nasce non tanto dalla crisi economica, dalla macelleria sociale, dalla mancata ricostruzione dell'Aquila o dagli innumerevoli episodi di corruzione o di collusione con la criminalità mafiosa che hanno riguardato esponenti della sua maggioranza, ma dalle rivelazioni sul bunga bunga e sui festini erotici nelle sue residenze. Marrazzo ha dovuto lasciare la presidenza della Regione Lazio e abbandonare la vita politica a causa della sua passione per prostitute transessuali (e per i ricatti a cui si era sottoposto per mantenere segreta tale predilezione). E' di questi giorni la pubblicazione del primo elenco, non si sa quanto attendibile, dei politici omosessuali in privato ma difensori della famiglia tradizionale e omofobi in pubblico. Il direttore dell'Avvenire Boffo è stato 'punito' (e costretto a dimettersi dalla guida del giornale dei vescovi) dai giornali berlusconiani per le critiche al leader della destra ancora una volta attraverso la rilevazione della sua presunta omosessualità. Gianfranco Fini, quando è passato all'opposizione del governo PDL - Lega, ha dovuto subire, tra le altre cose, la rievocazione dei trascorsi della sua attuale compagna con il vecchio fidanzato, l'impresentabile in ogni senso Luciano Gaucci.
E dunque se Confindustria e la Marcegaglia chiedono le dimissioni di Berlusconi e ne criticano l'azione politica quale migliore vendetta, ad opera del sicario mediatico per eccellenza del padrone di Mediaset, Antonio Ricci con il suo 'Striscia la notizia' (ancora visto con indulgenza, chissà perché, dalla sinistra), se non sfruttare l'occasione per ridicolizzare la Presidentessa dell'associazione degli industriali (e metterne in dubbio prestigio ed autorevolezza),  mostrandone, con video e foto, le mutandine che i pantaloni lasciano intravedere nell'atto di sedersi?  

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