lunedì 19 settembre 2011

A Cicciolina 3000 euro di pensione al mese mentre tagliano sussidi per disabili e non autosufficienti

Le ultime manovre finanziarie del governo Berlusconi hanno ferocemente tagliato (24 miliardi di euro previsti per i prossimi tre anni) pensioni di invalidità, assegni di accompagnamento, detraibilità delle spese per l'assistenza nella dichiarazione dei redditi.
Apprendiamo invece oggi che la sig.ra Ilona Staller, in arte Cicciolina, prenderà a breve, il mese successivo al compimento di 60 anni, il 26 novembre, la pensione a cui ha diritto come ex parlamentare per la bella cifra di 3000 euro al mese.

Non si sente una privilegiata, leggiamo dal Corriere.it: «Ho lavorato duro, il mio non è stato il bunga bunga di un giorno, ma un ragionamento, una campagna elettorale intelligente. E faticosa. Giravamo per le piazze io, Moana e Ramba, ho perso molti chili per la fatica. E alla fine ho preso 20 mila preferenze, seconda solo a Pannella. Gli italiani mi hanno voluta». Ci si aspetta che aggiunga: non sapete quello che ho mandato giù per meritarmi tutto questo.
Voglio chiarire la mia idea al riguardo. La prostituzione in Italia non è un reato e dunque a coloro che la praticano o l'hanno praticata spettano gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri cittadini. E di fatto la pornografia è una forma di prostituzione: sesso in cambio di soldi. Dunque il problema non è Cicciolina che prende la pensione di ex parlamentare come chi si trova ad avere i suoi stessi requisiti (ad esempio Gino Paoli o Pasquale Squitieri) ma, per prima cosa, il fatto che a suo tempo sia stata candidata ed eletta, senza alcuna attitudine ed esperienza politica, grazie alla provocazione di Pannella (che si asserisce oppositore del "regime" ed invece da almeno quarant'anni è un alfiere della partitocrazia). E soprattutto che per i politici tutti valgano regole (retribuzioni, indennità, assistenza sanitaria, diritto alla pensione anche solo dopo una legislatura) che il resto degli italiani nemmeno lontanamente si sogna.
Ben venga dunque lo scandalo della pensione a Cicciolina per ribadire quanto siano ingiusti, assurdi ed intollerabili i privilegi di cui gode la casta.

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