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Claudio Ranieri da fcinternews.it |
L'avventura di Gasperini all'Inter è durata poco più di due mesi. L'esonero era nell'aria da tempo e le cose sono precipitate con la clamorosa ed umiliante sconfitta di Novara. Si fa presto a dire che è sbagliato dare tutte le colpe all'allenatore, è evidente che la cacciata del tecnico dopo poche giornate non rappresenta solo il fallimento di un progetto ma che questo progetto non esisteva proprio. Ma il calcio italiano, che è ormai più un fenomeno mediatico che sportivo, non consente, soprattutto ai grandi club (diverso fu il comportamento dell'Udinese dello scorso anno che confermò Guidolin nonostante le numerose sconfitte iniziali e che fu poi ripagata dal quarto posto finale) di poter perseguire con serenità e coerenza un'idea di crescita, rafforzamento o consolidamento tecnico.
Si vive alla giornata e l'allenatore è il gestore (del resto ben retribuito per questo impegno) di questa quotidianità e Gasperini ha dimostrato - per idee tattiche, scelte nelle formazioni, capacità di motivare i suoi uomini - di non essere all'altezza del compito.
La scelta di Ranieri va ancora una volta non in direzione di un progetto per il futuro ma semplicemente risponde alla necessità di affrontare l'emergenza. Il tecnico romano che già fa storcere il naso ai tifosi per i trascorsi alla Juve ed alla Roma e che fu oggetto degli strali del più amato allenatore interista degli ultimi decenni, Mourinho, ha certo esperienza nella conduzione di grandi squadre (oltre a Roma e Juve, Chelsea e Valencia) e si può immaginare che riesca a dare all'Inter un più razionale schieramento tattico ma non ha mai vinto nulla nella sua carriera e non ha l'età per poter offrire qualcosa di realmente nuovo ed innovativo.
Dà l'idea dunque di essere un semplice traghettatore (ed infatti si parla di un contratto per una sola stagione) in attesa che si liberi o si renda disponibile qualcosa di meglio per il prossimo anno (il ritorno di Mourinho? Mazzarri? Guidolin? Spalletti?). Se proprio questo è il compito che si attribuisce al nuovo tecnico per il Campionato in corso, personalmente avrei preferito una soluzione interna (Baresi, Bernazzani, Figo) o un personaggio dall'indiscusso pedigree interista (Zenga, Simeone), ma forse la scelta di Ranieri in questo momento era l'unica possibile.
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