Non rimarrà nella storia del calcio questo Inter - Roma finito zero a zero. Le due squadre hanno rappresentato per anni il meglio del football nostrano e ci avevano abituato a partite ricche di emozioni e gol.
La Roma ha fatto il suo dovere, una partita più che dignitosa ed il pareggio rappresenta per Luis Enrique una boccata di ossigeno che gli darà altro tempo per mettere a punto la sua idea di gioco.
Certo bisogna prendere atto che con due punte come Borini e Osvaldo, pur volenterosi e meritevoli, e con un Totti in evidente declino e che sbaglia come non mai lanci e passaggi la Roma difficilmente potrà inserirsi nella lotta per il vertice. Davvero per restare fedeli ad un determinato schema di gioco è giusto sacrificare un giocatore come Borriello che, oltre ad essere noto per i suoi successi nell'universo femminile, di gol ne ha sempre fatti?
Paura per Stekelemburg colpito (involontariamente?) al volto dal piedino bastardo di Lucio e restato per una paio di minuti privo di conoscenza e successivamente portato all'Ospedale San Carlo per i controlli di rito.
Per quanto riguarda l'Inter questo risultato non cambierà il destino di Gasperini. Se Moratti ha già deciso di sostituirlo anzi dall'incontro con la Roma saranno venute tutte ulteriori conferme a tale scelta.
L'Inter è una squadra logorata da anni di successi e dall'addio di alcuni dei suoi più importanti fuoriclasse. Ma l'ostinazione con cui Gasperini persiste nel suo modo di mettere in campo la squadra evidentemente non l'aiuta. La difesa a tre mette in difficoltà giocatori da sempre abituati a difendere a quattro ed in particolare Ranocchia che con le sue lunghe leve va in chiara difficoltà quando viene attaccato lateralmente dal veloce Borini. La squadra inoltre perde gli equilibri tra i vari reparti, andando di volta in volta in inferiorità numerica a centrocampo o in difesa e soprattutto sacrifica quello che attualmente il suo giocatore più importante, Sneijeder. L'olandese per dare il suo massimo contributo deve stare dietro le punte e non immalinconirsi nel ruolo di una specie di centromediano metodista. Con lui lontano dall'area l'Inter perde una bella fetta delle proprie potenzialità offensive.
Moratti però scelga subito prima che la stagione venga definitamente compromessa: o fiducia incondizionata a Gasperini o un nuovo tecnico che sia all'altezza di una società come l'Inter.
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