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Giampaolo Pazzini da Repubblica.it |
L'Italia di Prandelli fa il proprio dovere, sconfigge a Firenze la Slovenia con un gol di Pazzini all'85' e si assicura la matematica certezza di poter disputare la fase finale degli Europei a giugno 2012 in Polonia ed Ucraina.
Non ha stelle di prima grandezza questa squadra. In un ideale top 11 europeo potrebbero far parte, se nelle migliori condizioni, Buffon, De Rossi, forse Chiellini. Ci sono poi tanti buoni e affidabili giocatori: come Pirlo, Montolivo, Motta, Giuseppe Rossi. Ranocchia è un'incognita: può diventare un grande oppure impantanarsi in una carriera da giocatore di medio livello.
Quelli che ora possono farle fare il salto di qualità sono due riserve o seconde scelte nei propri club: Cassano, con le sue magie, e Balotelli, con la sua potenza atletica ed il suo sfacciato coraggio. Ecco proprio Balotelli, lo si è visto anche nel breve spezzone di partita in cui è stato impegnato, avrebbe tutto per diventare un grandissimo: il fisico, il tiro, il dribbling, la corsa. Basterebbe che si decidesse a mettere a frutto i talenti di cui l'ha dotato il buon Dio, di convincersi che la fortuna (di soldi e di popolarità) che gli è piovuta addosso con il calcio non va utilizzata solo per frequentare veline ed acquistare auto di lusso ma va coltivata giorno per giorno da vero professionista (come uno Xavier Zanetti o un Rino Gattuso) per non disperderla e regarlare un po' di sorrisi a sportivi e tifosi.
Ma personalmente secondo me bisogna nutrire un moderato ottimismo. Per la capacità di Prandelli di motivare la squadra e di farsi seguire dai suoi ragazzi, per la sua attitudine a scegliere il meglio, senza condizionamenti e conflitti di interessi, di ciò che offre il calcio italiano. E perché l'Italia, quando le partite contano davvero, raramente delude. Appuntamento al mese di giugno del prossimo anno.
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